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Primo maggio 2025
Papa Francesco e la sfida globale: ambiente, sociale e governance per una nuova ecologia integrale
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Papa Francesco e la sfida globale: ambiente, sociale e governance per una nuova ecologia integrale

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Dalla Laudato si’ a Fratelli tutti: come il pensiero di Francesco ridefinisce il rapporto tra uomo, natura, società e potere economico, indicando la via di una governance globale responsabile e solidale.

Indice

1. Introduzione  

2. Ambiente: l’ecologia integrale come paradigma di giustizia  

3. Sociale: dignità, inclusione e amicizia sociale  

4. Governance: responsabilità globale, partecipazione e trasparenza    

5. Verso una nuova cultura della responsabilità  


1. Introduzione

Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco ha portato al centro del dibattito globale una visione innovativa e profondamente etica del rapporto tra l’essere umano, l’ambiente e la società. Con le encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti, affiancate da numerosi interventi pubblici, ha delineato un modello di sviluppo capace di superare la tradizionale separazione tra questione ecologica e questione sociale, integrandole in un’unica prospettiva: quella dell’ecologia integrale.

In questo articolo analizzeremo i principali contributi del Pontefice nei tre ambiti chiave dell’ambiente, della dimensione sociale e della governance, valorizzando i passaggi più significativi del suo magistero e mettendo in luce le implicazioni di questa visione per la gestione delle grandi sfide del nostro tempo.


 2. Ambiente: l’ecologia integrale come paradigma di giustizia

Una crisi unica, non due crisi separate

Il cuore della riflessione di Papa Francesco sull’ambiente si trova nell’enciclica Laudato si’, pubblicata nel 2015. Qui, il Papa afferma con forza che “non ci sono due crisi separate, una ambientale ed un’altra sociale – bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale”. Questa affermazione segna un punto di svolta: non è possibile pensare alla tutela della natura senza occuparsi della giustizia sociale, né viceversa. La crisi ecologica, infatti, è il risultato di un modello economico e culturale che “attraverso uno sfruttamento sconsiderato della natura, rischia di distruggerla e di essere a sua volta vittima di siffatta degradazione”.

La conversione ecologica e la responsabilità collettiva

Papa Francesco, nel corso del suo pontificato, ci ha invitati a una “conversione ecologica”, ovvero a un profondo cambiamento di mentalità e di stili di vita: “La nostra terra, maltrattata e saccheggiata, richiede una conversione ecologica, un cambiamento di rotta affinché l’uomo si assuma la responsabilità di un impegno per la cura della casa comune”. Questa conversione non riguarda solo i comportamenti individuali, ma anche le scelte collettive, le politiche pubbliche e le strategie economiche.

Nell’enciclica si legge che “la sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare”. Francesco ha sottolineato che “l’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune”.

Ecologia integrale: tutto è connesso

Il concetto di “ecologia integrale” è la chiave di volta del pensiero francescano: “Non possiamo considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati”. L’ecologia integrale implica che ogni scelta ambientale deve tener conto delle sue ricadute sociali, economiche e culturali.

Papa Francesco scriveva: “Il riferimento è all’immagine di ecosistema. L’ecologia integrale diventa così il paradigma capace di tenere insieme fenomeni e problemi ambientali (riscaldamento globale, inquinamento, esaurimento delle risorse, deforestazione, ecc.) con questioni che normalmente non sono associate all’agenda ecologica in senso stretto, come la vivibilità e la bellezza degli spazi urbani o il sovraffollamento dei trasporti pubblici”.

Le azioni concrete: diritto all’acqua, lotta al consumismo, governance globale

Francesco ha indicato alcune priorità ambientali: “Tutelare diritto all’acqua”, contrastare “un consumismo estremo e selettivo” e “creare un sistema normativo per proteggere ecosistemi”. Il Papa è stato critico verso il dominio della finanza e il salvataggio delle banche “facendo pagare il prezzo alla popolazione”; denuncia che “il dominio assoluto della finanza non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi”.

La soluzione, secondo Francesco, passa anche da una governance globale efficace: “Serve una governance globale che si occupi dei beni comuni globali, perché spesso sotto il rivestimento della cura per l’ambiente si aggiungono nuove ingiustizie per i Paesi più bisognosi di sviluppo e finisce per piovere sempre sul bagnato”.


3. Sociale: dignità, inclusione e amicizia sociale

La dimensione sociale dell’ecologia

Papa Francesco ha affermato che “un vero approccio ecologico deve essere anche sociale”. L’ecologia integrale, infatti, “è inseparabile dalla nozione di bene comune” e richiede “scelte solidali sulla base di una opzione preferenziale per i più poveri”. Il degrado ambientale e quello sociale colpiscono in modo particolare “i più deboli del pianeta”, spesso considerati “un mero danno collaterale”.

Povertà, esclusione e giustizia tra le generazioni

Nella Laudato si’ si legge: “Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura”. Francesco richiama la necessità di “giustizia tra le generazioni”, affinché le scelte di oggi non compromettano il futuro dei giovani e delle generazioni a venire.

Amicizia sociale e nuovo modello economico

Nell’enciclica Fratelli tutti, il Papa ha introdotto il concetto di “amicizia sociale”, un nuovo equilibrio nei rapporti economici e sociali basato su solidarietà, inclusione e rispetto per ogni persona. “Un’economia attenta alle persone e all’ambiente, che non si concentri più solo sulla produzione e sui consumi: un modello inclusivo, che umanizzi e tuteli la Terra”.

Francesco ha sottolineato che “bisogna escludere dagli investimenti le aziende non sostenibili” e invita a ripensare il modello economico e i nostri comportamenti in ottica di emergenza climatica. La finanza, secondo il Papa, “dovrebbe tornare alla sua vocazione originaria di servire il bene comune”.

I migranti, i giovani, i lavoratori

Un’attenzione particolare è rivolta ai migranti, ai giovani, ai lavoratori e alle donne, considerati tra i più vulnerabili e i più colpiti dalle ingiustizie ambientali e sociali. Francesco ha richiamato più volte e con forza la necessità di “promuovere la pace e la giustizia, anche nell’economia, per un mondo migliore da un punto di vista del rispetto dell’ambiente, della conservazione della natura e delle persone più vulnerabili”.


4. Governance: responsabilità globale, partecipazione e trasparenza

Una governance globale per il bene comune

Papa Francesco è sempre stato molto chiaro sulla necessità di una governance globale efficace: “Serve una governance globale che si occupi dei beni comuni globali”. Di fronte a sfide come il cambiamento climatico, la povertà e le disuguaglianze, “si rende indispensabile un consenso mondiale, che porti, ad esempio, a programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata; a sviluppare forme rinnovabili e poco inquinanti di energia; a incentivare una maggior efficienza energetica; a promuovere una gestione più adeguata delle risorse forestali e marine; ad assicurare a tutti l’accesso all’acqua potabile”.

Il Papa ha sottolineato che “occorre fare in modo che le soluzioni siano proposte a partire da una prospettiva globale, pensando a un solo mondo, ad un progetto comune, muovendo dalla consapevolezza dell’interdipendenza generale”.

Democrazia dal basso e cittadinanza attiva

Sul piano nazionale e locale, Francesco ha richiamato la necessità di “una democrazia dal basso e di una cittadinanza attiva”. La società civile, infatti, “prima responsabile della salvaguardia dell’ambiente, deve obbligare governanti e governi a sviluppare normative, procedure e controlli più rigorosi”. Il Papa ha invitato a “promuovere e a vivere una cittadinanza attiva con riferimento all’ecologia integrale”.

Trasparenza, partecipazione e principio di precauzione

Per quanto riguarda i processi decisionali, Francesco ha affermato che “uno studio di impatto ambientale non dovrebbe essere successivo all’elaborazione di un progetto produttivo o di qualsiasi politica, piano o programma. Va inserito fin dall’inizio e dev’essere elaborato in modo interdisciplinare, trasparente e indipendente da ogni pressione economica o politica”. Le decisioni devono essere “basate su un confronto tra rischi e benefici ipotizzabili per ogni possibile scelta alternativa” e occorre attenersi al “principio di precauzione, per proteggere i più deboli, che dispongono di pochi mezzi per difendersi”.

Lotta alla corruzione e ridefinizione del progresso

Francesco ha sempre denunciato la corruzione e invita a “ridefinire il progresso per migliorare la vita delle persone”. La politica, secondo il Papa, deve “incoraggiare le buone pratiche e stimolare la creatività”, vigilando affinché “non sia asservita al profitto, ad una crescita a breve, a risultati immediati”.


5. Verso una nuova cultura della responsabilità

Educazione e spiritualità ecologica

Nell’ultimo capitolo della Laudato si’, Francesco ha invitato a sviluppare “nuove convinzioni, nuovi atteggiamenti e stili di vita” attraverso “un’educazione e una spiritualità ecologica”. Solo così sarà possibile “cambiare quell’umanità a cui manca la coscienza di un’origine comune, di una mutua appartenenza e di un futuro condiviso da tutti”.

L’esempio di San Francesco e la visione cristiana

Papa Francesco si è ispirato a San Francesco d’Assisi, “l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità”. L’ecologia integrale, infatti, “mette insieme tutele sociali e tutele ambientali”, superando la dicotomia tra fede e scienza, tra attività umane e rispetto del creato.


Considerazioni finali — Un’eredità da onorare, un impegno da portare avanti

Oggi, 21 aprile 2025 si è spento Papa Francesco, voce profetica del nostro tempo. La sua morte chiude una stagione storica della Chiesa e dell’umanità, ma apre al contempo una responsabilità nuova e condivisa: custodire, attualizzare e far crescere il seme che ha piantato.

Il pensiero di Francesco ha rappresentato una svolta radicale nel modo di concepire il legame tra l’uomo, l’ambiente e la società. Con il coraggio della fede e la concretezza della ragione, ha indicato un sentiero alternativo al paradigma dominante: quello dell’ecologia integrale, della fraternità universale e della governance orientata al bene comune.

Ha denunciato l’indifferenza e l’avidità come malattie del nostro tempo, ma ci ha anche insegnato che è possibile scegliere la cura, la prossimità, la responsabilità. La sua voce ha parlato non solo ai credenti, ma a ogni coscienza inquieta che cerca un senso più profondo nel vivere insieme su questa terra.

Ora che quella voce si è spenta, sta a noi trasformarla in azione. La sua eredità non è un monumento da contemplare, ma un cantiere aperto da abitare. Un progetto etico e politico da costruire ogni giorno, nelle istituzioni, nelle imprese, nelle comunità, nei piccoli gesti quotidiani.

Perché non basta più sapere che “tutto è connesso”. Bisogna decidere di esserlo.

Cosa faremo adesso, noi, di tutto questo bene che ci ha indicato?


Bibliografia

– Vatican News, “Laudato si’, l’Enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune”  

– Wikipedia, “Laudato si’” 

– Etica SGR, “Fratelli Tutti, l’enciclica di papa Francesco che disegna il futuro sostenibile del Pianeta” 

– Vatican.va, “Laudato si’ (24 maggio 2015)”  

– OpenEdition Books, “Gli obiettivi dello sviluppo sostenibile nell’Enciclica Laudato si’”  

– ESG News, “Papa Francesco: conflitti, diritti dei migranti e ambiente priorità dell’oggi”  

– ARPA Umbria, “L’ambiente e il messaggio di Papa Francesco al centro del dibattito”  

– Laudato Si’ Movement, “La migliore sintesi della Laudato Si’”  

– Note di Pastorale Giovanile, “L’enciclica di papa Francesco sull’ambiente /4”  

– Vatican News, “Clima e ambiente nel Magistero dei Papi”  

– La Civiltà Cattolica, “Laudato si’: guida alla lettura dell’enciclica di Papa Francesco”  

– Laudato Si’ Movement, “Cosa ha detto Papa Francesco sull’ecologia integrale in 11 anni?”  

– Aggiornamenti Sociali, “L’ecologia integrale”  

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